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Il Parlamento Europeo stabilisce criteri comuni in materia di appalti pubblici

Il Parlamento Europeo ha approvato mercoledì 15 Gennaio nuove norme in tema di contrattazione pubblica e concessioni, con l’obiettivo principale di migliorare le condizioni di acceso delle imprese alla procedura degli appalti pubblici. Le predette regole saranno applicabili in tutti gli Stati membri, che avranno un termine di due anni per recepire nel proprio ordinamento le nuove disposizioni nel diritto nazionale.

I nuovi criteri  danno  priorità alla qualità dei progetti, dando margine ad aspetti ambientali, sociali e all’innovazione,  senza dimenticare il prezzo e i costi del ciclo di vita dei prodotti o dei servizi. Tra l’altro, si introduce una procedura nuova che vuole rafforzare l’innovazione dei partecipanti, per cui le autorità pubbliche indiranno bandi di gara per risolvere un problema specifico, senza anticipare la soluzione, di modo che saranno gli offerenti a trovarla.

Seguendo la linea delle ultime modificazioni legislative nell’ambito delle relazioni tra privati e amministrazioni pubbliche, non poteva mancare lo snellimento della burocrazia per le imprese che vogliono accedere al processo di appalti pubblici. Si stabilisce un “documento unico europeo di gara”, basato sulle dichiarazioni del proprio imprenditore. Solo il vincitore dovrà fornire la documentazione originale, affinché l’onere amministrativo sia ridotto. Si incoraggia la suddivisione dei contratti in lotti, per facilitare l’accesso delle piccole e medie imprese agli appalti pubblici.

Per quanto riguarda le regole in materia di subappalto e “offerte anormalmente basse”, queste saranno più severe, allo scopo di combattere il dumping sociale e garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori.

Infine, la nuova direttiva “non impone la privatizzazione delle imprese pubbliche che forniscono servizi al pubblico”, e quindi gli Stati membri potranno decidere di realizzare i lavori e i servizi pubblici tanto internamente come esternalizzandoli a imprese private. Inoltre, l’acqua si riconosce come bene pubblico, ed è esclusa dal campo di applicazione delle nuove regole.

 

 

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Il Parlamento Europeo stabilisce criteri comuni in materia di appalti pubblici was last modified: November 26th, 2014 by Victor
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